APERTURA POMERIDIANA DEL SANT’ORSOLA PER LA DONAZIONE DEL PLASMA
31 Marzo 2021Donazione di giocattoli per i bambini della Pediatria del S. Orsola
4 Maggio 2021I donatori di sangue potranno essere vaccinati contro il Covid dopo le categorie più a rischio già individuate dal piano attuale. Lo ricordano il Centro Nazionale Sangue e il CIVIS, Coordinamento Interassociativo Volontari Italiani Sangue, la sigla che raccoglie le principali associazioni di donatori (AVIS, FIDAS, FRATRES e Croce Rossa Italiana), sulla base di una nuova nota inviata dal Ministero della Salute.
“La vaccinazione dei donatori di sangue potrà essere prevista successivamente alla vaccinazione delle categorie fragili a rischio – si legge -, secondo quanto verrà stabilito negli aggiornamenti del documento “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARSCoV-2/COVID-19 – marzo 2021”, ferma restando la possibilità del donatore di sangue di essere sottoposto a vaccinazione qualora rientri in una delle altre categorie individuate dal medesimo Piano”. Anche l’eventuale utilizzo dei presidi sanitari adibiti a Centri di Raccolta Sangue, quale punti di vaccinazione straordinaria, come in procinto di attuazione in alcune zone, quindi, non è da intendersi collegato alla vaccinazione dei donatori bensì a quella delle categorie già previste.
“Il risultato degli sforzi che abbiamo messo in campo insieme alle Strutture Regionali di Coordinamento ed alle Associazioni e Federazioni del CIVIS (AVIS, CRI, FIDAS e FRATRES) è che la donazione rimane una procedura assolutamente sicura – ricorda il direttore del Centro Nazionale Sangue Vincenzo De Angelis -, e non si hanno notizie di focolai tra i donatori o gli operatori dei centri di raccolta. I donatori non rappresentano quindi una categoria più a rischio di contrarre il virus”.
A livello locale, segnala sempre la nota del Ministero, alcune iniziative hanno fatto intendere la possibilità di vaccinare i donatori in anticipo rispetto ad alcune categorie previste dal Piano.
“La richiesta da parte dei donatori di essere vaccinati è comprensibile – afferma Paolo Monorchio, Coordinatore pro tempore del CIVIS -, e una volta esaurita la vaccinazione delle categorie più a rischio sarà possibile occuparsi dei donatori che ringraziamo perché con il loro gesto periodico anche in questa lunga pandemia continuano a garantire un Livello Essenziale di Assistenza. Nel frattempo però si può continuare a donare in sicurezza, senza aver paura di contagiarsi, anche nelle zone rosse”.
“Il risultato degli sforzi che abbiamo messo in campo insieme alle Strutture Regionali di Coordinamento ed alle Associazioni e Federazioni del CIVIS (AVIS, CRI, FIDAS e FRATRES) è che la donazione rimane una procedura assolutamente sicura – ricorda il direttore del Centro Nazionale Sangue Vincenzo De Angelis -, e non si hanno notizie di focolai tra i donatori o gli operatori dei centri di raccolta. I donatori non rappresentano quindi una categoria più a rischio di contrarre il virus”.
A livello locale, segnala sempre la nota del Ministero, alcune iniziative hanno fatto intendere la possibilità di vaccinare i donatori in anticipo rispetto ad alcune categorie previste dal Piano.
“La richiesta da parte dei donatori di essere vaccinati è comprensibile – afferma Paolo Monorchio, Coordinatore pro tempore del CIVIS -, e una volta esaurita la vaccinazione delle categorie più a rischio sarà possibile occuparsi dei donatori che ringraziamo perché con il loro gesto periodico anche in questa lunga pandemia continuano a garantire un Livello Essenziale di Assistenza. Nel frattempo però si può continuare a donare in sicurezza, senza aver paura di contagiarsi, anche nelle zone rosse”.